Laboratorio di make up allo IEO

Marzo, 2013

La saletta è piccola ma accogliente e, all’interno di una struttura ospedaliera dedicata alla diagnosi e alla cura dei tumori, spicca come un’oasi di colore e serenità. Il tavolo è già pronto con tutto l’occorrente: specchio, pennelli, veline, detergenti… Donatella, Anna e Francesco – i tre make-up artist che partecipano al laboratorio Make Up odierno – danno ancora una sistemata al materiale e alle “postazioni”, inquadrati da una macchina fotografica e da una telecamera, alle quali spetterà il compito di documentare l’evento.

Puntuali, rilassate, aperte alla confidenza e al sorriso, le sette donne che hanno aderito all’invito de LA FORZA E IL SORRISO entrano e si scambiano saluti, strette di mano, abbracci. Alcune si conoscono già, compagne di attese, ansie e speranze nei corridoi dello IEO. La più giovane non ha ancora vent’anni ed è accompagnata dalla mamma. I lineamenti orientali che spiccano nel gruppo indicano che non solo le italiane hanno risposto all’appello. C’è chi ha il capo coperto – un cappellino, un foulard, una parrucca – ma più che un modo di nascondere gli effetti della chemioterapia sembra un vezzo, un tocco di eleganza, una nota di stile e di colore per un incontro tra amiche. Ognuna al proprio posto, e il laboratorio Make-up comincia.

La scheda 12 STEP PER UN MAKE-UP PERFETTO riepiloga i gesti e la sequenza giusta per applicare i prodotti che ogni paziente riceve in dotazione e in regalo, in un esclusivo beauty-case bianco e rosso. Sotto la guida dei visagisti, il trucco prende forma sul viso di Valentina, Paola, Morena, Marta, Elisabetta, Vicky, Paola tra una spolverata di fard e una sfumatura di ombretto, cominciamo a conoscere le loro personalità e le loro storie. In comune ci sono la malattia, la preoccupazione per il futuro, la fatica debilitante delle cure. Ma anche la voglia di regalarsi un momento di libertà da tutto questo, di dedicarsi un paio d’ore allegre e spensierate, di “giocare” insieme e insieme ritrovare – letteralmente – la forza e il sorriso.

Morena il tumore se l’aspettava, dopo aver visto tanti familiari colpiti. Eppure non voleva crederci, accettarlo, affrontarlo. Quando non è stato più possibile rimandare gli esami, l’intervento e le terapie, è arrivata la depressione. Fino a quando la psiconcologa che la seguiva le ha parlato de LA FORZA E IL SORRISO. Un’adesione quasi controvoglia, nessuna aspettativa. Eppure, alla fine della laboratorio Make-up, Morena si è vista trasformata: fuori, ma soprattutto dentro. E ha ricominciato a sorridere, a uscire, a cercare il piacere semplice ma rivitalizzante di un giretto in centro, di un abito colorato, di un cappello “da diva”.

Valentina è poco più di una bambina. Ma la malattia l’ha fatta tornare bambina per davvero, bisognosa delle coccole di mamma e papà, del tepore rassicurante del lettone… Quando i suoi lunghi capelli da ballerina classica hanno cominciato a cadere, non ha esitato a impugnare la macchinetta e a rasarsi completamente. Un trattamento coraggioso e al tempo stesso crudele. Ma i suoi lineamenti perfetti e la sua pelle di porcellana ne sono stati addirittura esaltati: Valentina è bellissima anche senza capelli né sopracciglia, illuminata da un trucco misurato e sapiente, piena di progetti come tutte le ragazze della sua età.

Vicki è cinese e si è ammalata lontano da casa. Ma tutto quello che le è successo non l’ha fatta sentire sola e abbandonata, anzi: le ha fatto trovare la solidarietà di altre donne, l’affetto di tante persone, tante nuove amicizie. Marta sa cucirsi la vita addosso come ama fare con gli abiti, gli accessori e i bijoux che lei stessa crea con estro e fantasia. Anche nel pieno delle cure non rinunciava a mostrarsi colorata e vitale, creativa e positiva. Per lei LA FORZA E IL SORRISO è stata una conferma, più che una scoperta.

Nessuna si sottrae all’obiettivo: concentrate nei gesti, attente ai consigli, soddisfatte dei risultati, procedono con disinvoltura e con sorprendente abilità nel definire i tratti e illuminare il viso, minimizzando gli effetti negativi delle cure e facendo rifiorire tutta la loro bellezza. Alla fine, foto di gruppo per immortalare il risultato. Il make-up è perfetto, ma nessun prodotto potrebbe regalare quella luce che brilla nei loro occhi, quella morbidezza che spiana il loro sorriso… Eppure il trucco è semplice: un velo di ottimismo, un pizzico di disponibilità, un tocco di leggerezza da regalarsi ogni mattina, giorno dopo giorno.