Cremona? Presente!

Dal 2009 anche Cremona avrà i suoi laboratori di make up per le donne  sottoposte a cure antitumorali: si terranno presso il quarto piano dell’Ospedale cittadino, nello spazio ampio e confortevole della Breast Unit diretta dal dottor Alberto Bottini, per iniziativa della A.P.O.M. onlus, Associazione Patologia Oncologica Mammaria.
Nata nel 2003 dalla volontà di pazienti, ex pazienti, familiari e amiche di donne colpite da cancro al seno in segno di riconoscenza verso medici e paramedici dell’Ospedale cremonese, l’Associazione si pone numerosi obiettivi:

  • promuovere campagne educazionali per la prevenzione, la diagnosi precoce, la cura e il supporto psicologico nelle patologie mammarie;
  • raccogliere fondi destinati alla diagnosi, all’attività chemioterapia e chirurgica;
  • affiancare il personale ospedaliero per migliorare, giorno dopo giorno, la qualità di vita di tutte le pazienti;
  • fornire supporto all’attività di ricerca scientifica nel campo delle patologie mammarie.
    Molti i traguardi concreti già raggiunti, come l’acquisto di apparecchiature e arredi per il Reparto  e l’istituzione di un servizio di assistenza psicologica per le pazienti e le loro famiglie, a cura delle dottoresse Mariachiara Rizzi e Santina Barchiesi. Grazie al loro prezioso intervento e alla disponibilità delle consulenti di bellezza, Barbara Mantovani, Elisa Quarantelli e Raffaella Riccardi, si sono già svolti con successo i due laboratori pilota e sono aperte le iscrizioni per quelli in calendario, con la coordinazione delle Signore Caterina Daina e  Grazia Gerevini.

Esiste una separazione tra il corpo e la mente? Noi della Breast Unit e dell’A.P.O.M. di Cremona rispondiamo con un “no” convinto. Consapevoli dell’importanza di prendersi cura in contemporanea del corpo e della mente, abbiamo sempre posto al centro la persona nella sua totalità, proponendoci quindi alti obiettivi di cura e sincero interesse per le difficoltà emotive cui va incontro una donna con diagnosi oncologica, oltre che attenzione all’impatto delle cure sulla fisicità delle pazienti.”

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