Capelli

capelli

A cura del Dottor Giulio Tosti
Specialista in Dermatologia
Divisione Melanomi e Sarcomi muscolo-cutanei
IEO – Istituto Europeo di Oncologia

La perdita dei capelli (alopecia) è un effetto indesiderato frequente in corso di chemioterapia. E’ opportuno ricordare che questo problema non si verifica necessariamente con tutti i tipi di farmaci utilizzati. Inoltre, pazienti sottoposti allo stesso regime di chemioterapia possono sperimentare situazioni diverse di alopecia. Il medico è generalmente in grado di prevedere se il farmaco somministrato sarà o no responsabile della caduta dei capelli.

La perdita di capelli può verificarsi in maniera più o meno veloce.

Spesso, nella fase iniziale, i capelli tendono a diventare più secchi e sottili e solo in un secondo tempo il paziente si accorge di un effettivo diradamento dei capelli. E’ utile sapere che la perdita dei capelli può cominciare anche dopo alcune settimane dall’inizio del trattamento

Di norma i capelli ricrescono alla fine del trattamento.

Addirittura, in alcune persone, la ricrescita può cominciare già in corso della terapia.
Dal momento che tutti i follicoli piliferi sono sensibili ai chemioterapici, oltre che il cuoio capelluto, la perdita di peli può interessare tutte le sedi del corpo: anche i peli delle ascelle, della regione pubica, le ciglia e le sopracciglia possono diradarsi e progressivamente scomparire.

Alcune donne che sperimentano l’alopecia durante la chemioterapia decidono di utilizzare turbanti, berretti o parrucche. Altre decidono invece di lasciare la testa semplicemente scoperta. La maggior parte delle pazienti tende ad utilizzare sistemi diversi a seconda che si trovino in pubblico oppure in casa con i propri familiari. In realtà non ci sono scelte giuste o sbagliate. E’ bene che ogni donna decida se coprire o no la testa, optando per la soluzione che permetta di farla sentire maggiormente a proprio agio.
In ogni caso, è importante cominciare a prendersi cura dei propri capelli già prima dell’inizio del trattamento chemioterapico.

I consigli del dermatologo

Utilizzare shampoo non aggressivi, possibilmente privi di tensioattivi forti che possono provocare un’eccessiva secchezza sia dei capelli che della cute della testa.
Privilegiare le spazzole con setole morbide.
Utilizzare l’asciugacapelli solo a basse temperature e ad una distanza non troppo ravvicinata.
Ricordare di proteggere sempre il cuoio capelluto dall’eccessiva esposizione alle radiazioni solari soprattutto in caso di marcato diradamento.
Non utilizzare la piastra per stirare i capelli così come l’arriccia-capelli.
In linea di massima le tinture per capelli non sono controindicate, anche se è necessario ricordare che i prodotti per la decolorazione possono danneggiare il fusto del capello.
Alcune donne possono considerare l’idea di adottare un taglio corto, eventualmente anche prima di cominciare la chemioterapia; in questo modo i capelli sembreranno più forti e la percezione soggettiva dell’eventuale caduta risulterà meno traumatica.

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